| WATCH YOUR TIME
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© LUC BRAQUET
GRAND SEIKO Evolution 9 SLGH027. Questo
orologio presenta una nuova interpretazione del
quadrante Monte Iwate creato nel 2006: il vul-
cano, visibile all’orizzonte dallo Shinshu Watch
Studio del marchio, ha ispirato un decoro diven-
tato emblematico dell’orologeria Grand Seiko.
Qui, il Monte Iwate è rappresentato visto dal
cielo, con una tonalità di azzurro che evoca la
purezza dell’aria e dell’acqua che lo circondano.
La novità, presentata in una cassa in acciaio
Ever-Brilliant con cinturino abbinato, è ani-
mata dal calibro ad alta frequenza 9SA5 e con
80 ore di riserva di carica. Edizione limitata a
1.200 esemplari.
C O L L E C T O R
Prestazioni sportive, valori tecnici o
classicismo: la ricchezza dell’orologeria
risiede anche nella sua diversità.
Combinando arte manuale, design e
tecnica, l’orologio meccanico di lusso,
oggetto da collezione per eccellenza,
si apre continuamente a nuovi
orizzonti. Analizziamo la questione.
Di Arthur Frydman
osa c’è di più democratico di un orologio al quarzo? Ne esistono infatti
per tutti i gusti, in tutti gli stili e a prezzi (ancora) accessibili. Un argo-
mento di peso in questi tempi di inflazione, che spiega perché oggi si
vendono più pezzi dotati di questo cuore minerale con proprietà piezoelettri-
che che calibri composti da ingranaggi complessi, ovvero orologi animati da un
movimento a carica automatica o manuale. In altre parole, il cuore di quella che
viene comunemente chiamata orologeria meccanica. Oltre ai prezzi più conte-
nuti, i calibri al quarzo sono sicuramente più precisi di quelli degli orologi mec-
canici, poiché i primi hanno un ritardo massimo di 30 secondi all’anno, mentre
lo scarto di marcia dei secondi, in particolare di un movimento meccanico cer-
tificato COSC, è di -4/+6 secondi al giorno.
Una volta esposti i dati della discussione, sorge una domanda. Ormai quasi
obsoleto e, possiamo dirlo, francamente non più indispensabile per indicare
l’ora o misurare il tempo, l’orologio meccanico si è tuttavia trasformato, pro-
prio come l’auto di lusso, in un oggetto del desiderio e da collezione essenziale,
persino fantastico, per molti appassionati e amanti dei meccanismi raffinati. In
altre parole, più che mai, l’orologeria meccanica appartiene al settore del lusso.
Se l’ora non è mai stata così inutile, è comunque ovunque e non è mai stata così
necessaria come oggetto da collezione, quindi amatoriale. Cosa pensare di que-
sta constatazione?
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COLLECTOR
“Il vero collezionista è più interessato alla ricerca che al possesso.
Umberto Eco (1932-2016)
La meccanica
del cuore