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Umanità
“L’orologio meccanico ci aiuta a trovare il giusto equi-
librio tra la dimensione tecnologica e quella umana. E
questo è rassicurante”, osserva Geoffroy Ader, esperto
d’orologeria antica e moderna da collezione. Infatti oggi,
l’appassionato di orologi meccanici è alla ricerca di un’e-
leganza semplice, per tutti i giorni, ma comunque ras-
sicurante. Un bisogno di essere tranquillizzato sui pro-
dotti che acquista, orientandosi verso valori sicuri per
ritrovare dei punti di riferimento in questi tempi un po’
turbolenti.
Se non nelle aste di orologi (a partire dagli anni ‘60
da Christie’s, a Londra, con la famosa vendita all’in-
canto della collezione Salomon, poi negli anni ‘70 da
Antiquorum) e nei negozi di “secondo polso” certificati
dai marchi, l’arte meccanica dell’orologeria si ritrova
soprattutto nei cataloghi attuali delle manifatture oro-
logiere. “Oggi le maison coltivano il mito dell’orologio
meccanico come oggetto da collezione e concentrato di
umanità, creato da geniali orologiai. Vale a dire la rarità,
l’abilità e l’intelligenza della mano, del movimento e
delle sue complicazioni, uniche garanzie dell’eccellenza
orologiera”, continua Geoffroy Ader.
In altre parole, ci rassicuriamo attraverso l’orologio
meccanico, un oggetto senza tempo che valorizza l’ar-
tigianato e la tradizione, come dimostrano, ad esempio,
premi orologieri quali il Prix Cartier Talents Horlogers
de Demain o il premio di orologeria organizzato da La
Fabrique du temps Louis Vuitton, destinato ai creativi di
tutto il mondo. “In sintesi, l’orologio meccanico non si
limita più a dare l’ora, ma racconta una storia e un savo-
ir-faire universale e ancestrale”, riassume Geoffroy Ader.
Il “non plus ultra”
L’antica formula latina non potrebbe essere più pre-
cisa: “non plus ultra”, ovvero “il meglio”. Performanti e
audaci quanto rare (e costose), le produzioni d’orologi
meccanici di oggi, realizzate dalle manifatture svizzere
soprattutto, ma anche di altri paesi, si rivolgono a una
clientela di esteti e collezionisti esperti, desiderosi di
distinguersi dalla massa. È il caso di quelli di Audemars
Piguet, che quest’anno festeggia i suoi 150 anni. La mai-
son di Le Brassus rimane fedele al suo gusto ancestrale
per gli orologi complicati, interessandosi all’ergono-
mia. Il suo obiettivo? Rendere un orologio complicato il
più semplice possibile da usare. Una scommessa vinta
a pieni voti, grazie ai modelli Royal Oak o Code 11.59,
dotati di un calendario perpetuo all’avanguardia che,
per la prima volta, consente la regolazione di tutte le
funzioni (giorni, mesi, anni, fasi lunari e altre ancora)
tramite un sistema di correzione esclusivamente affi-
dato alla corona. Un’innovazione che segna l’inizio di
una nuova era per le complicazioni del marchio.
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1. FERDINAND BERTHOUD FB 3SPC. Nell’ambito dei festeg-
giamenti per il suo decimo anniversario, la Chronométrie
Ferdinand Berthoud propone 4 edizioni limitate del cronometro
FB 3SPC, tutte in platino. Questa versione con diamanti incasto-
nati (lunetta, corona e fibbia del bracciale) è limitata a 5 esemplari.
2. BREGUET Classique Double Tourbillon Quai de L’Horloge.
Oltre alle prestazioni tecniche, questa interpretazione del dop-
pio tourbillon, racchiuso in una cassa in oro rosa di 46 mm di dia-
metro, rende omaggio ai mestieri d’arte perpetuati all’interno
della manifattura, in particolare lavorazione guilloché, incisione
e smussatura.
3. PATEK PHILIPPE 5308G-001. La nuova collezione Quadruple
Complication, destinata ai grandi intenditori e che riunisce una
ripetizione minuti, un cronografo con rattrapante e un calenda-
rio perpetuo istantaneo, sfoggia un quadrante blu ghiaccio “sole”
in una cassa in oro bianco di 42 mm di diametro.
4. A. LANGE & SÖHNE Répétition Minutes Perpétuelle.
L’orologio, che combina due prestigiose complicazioni orologiere
(ripetizione minuti e calendario perpetuo), presenta un quadrante
composto da 4 parti, in oro bianco e ricoperto di smalto nero, in
una cassa in platino di 40,5 mm di diametro. Edizione limitata
a 50 esemplari.
5. CARTIER Tank Louis Cartier. L’ultima versione del Tank LC,
creato nel 1922, è la più grande mai realizzata. Il modello da 38,1
× 27,75, disponibile in oro rosa e oro giallo come in questo caso,
ospita un nuovo movimento automatico di manifattura, il 1899 MC.
6. CHOPARD L.U.C Quattro Mark IV. Chopard celebra il 25° anni-
versario del movimento Quattro – 4 bariletti sovrapposti a coppie
per 216 ore, ovvero 9 giorni, di riserva di carica – con un modello
in oro rosa, dal diametro di 39 mm, insignito del prestigioso Pun-
zone di Ginevra.
7. ZENITH Chronomaster Original Triple Calendar. In questo
anno del 160° anniversario di Zenith, l’orologio in acciaio con dia-
metro di 38 mm declina il blu della maison con un prezioso qua-
drante in lapislazzuli. Il calibro El Primero 3610 – cronografo al
decimo di secondo, calendario completo e fasi lunari – è visibile
attraverso un fondello in zaffiro.
8. MONTBLANC 1858 Geosphere Annual Calendar Limited
Edition. Animato da un nuovissimo movimento manuale Minerva
(calendario annuale, grande data e Worldtimer) visibile attraverso
un fondello in zaffiro, questo orologio è caratterizzato da un globo
rotante in zaffiro dipinto a mano e che rappresenta l’emisfero nord.
Il modello in Lime Gold qui presentato è limitato a 30 esemplari.
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