Italy Edition 2025 – Il Sole 24 Ore

|  WATCH YOUR TIME

57

© LUC BRAQUET

F E M M I N I L I

PATEK PHILIPPE 7340/1R-001. Una bella sor-

presa per le donne che amano la meccanica: la

collezione Twenty~4 accoglie la sua prima com-

plicazione, ovvero un calendario perpetuo, in due

versioni. Nel modello qui presentato, il calibro

automatico extrapiatto 240 Q, ammirabile attra-

verso il fondello in vetro zaffiro, mostra le indi-

cazioni del calendario e le fasi lunari su un qua-

drante argentato con doppia satinatura, verticale

e orizzontale, che ricorda i tessuti di seta natu-

rale “shantung”. Questo orologio in oro rosa con

cinturino abbinato è anche il primo Twenty~4

rotondo non incastonato. Disponibile con qua-

drante verde oliva “sole” (7340/1R-010).

Di Paloma Recio, direttrice della rivista R&E

La meccanica

al femminile

“La bellezza è negli occhi di chi guarda”.

Oscar Wilde (1854-1900)

Dalla fine del secolo scorso,

l’orologeria meccanica sta tornando

in auge tanche tra le donne. Sempre

più marchi propongono modelli di

questa categoria appositamente

progettati al femminile, a volte anche

con grandi complicazioni.

Si può dire che gli orologi meccanici

da donna hanno trovato un loro

prestigio e conquistato

il loro meritato posto al sole.

A

seguito della crisi del quarzo, l’orologeria meccanica ha ripreso il

sopravvento rivolgendosi principalmente agli uomini. Alle donne,

che all’epoca si ritenevano refrattarie alla meccanica, venivano pro-

posti soprattutto piccoli orologi al quarzo. Ma quelle donne che apprezzavano

anch’esse la bella orologeria, hanno manifestato il loro disaccordo approprian-

dosi dei modelli da uomo. Ne è testimonianza il successo di Panerai, con i suoi

orologi da 44 mm di diametro adottati dalle donne alla fine del XX e all’inizio

del XXI secolo. A poco a poco, le mentalità sono cambiate e oggi si trovano un

gran numero di orologi meccanici da donna. Alcuni sono dotati di movimenti

complicati che coniugano brillantemente tecnica ed estetica. Una tendenza

alla quale sempre più marchi si stanno allineando. Volendo essere ottimisti,

si potrebbe dire che si sta assistendo a una grande offensiva in questo senso.

Come se l’industria orologiera avesse riscoperto la metà femminile della popo-

lazione e si sforzasse di soddisfarne la domanda, avendo preso coscienza che le

donne del XXI secolo sono grandi consumatrici e che, per loro, l’orologio non è

più semplicemente un accessorio di moda, ma un oggetto che riflette uno status

sociale e una personalità. Una manifestazione del potere che esercitano nelle

società contemporanee.

Un simbolo di emancipazione

Sono lontani i tempi in cui si riteneva che le donne non avessero bisogno di

conoscere l’ora e che fosse addirittura sconveniente per loro preoccuparsene.

Ma, come spesso accade, basta che una cosa sia proibita o rifiutata perché diventi

una sfida. Spinte dal vento del cambiamento, in linea con lo spirito del tempo alla

fine del XIX secolo e all’inizio del XX, le donne si sono prese la libertà di indos-

sare orologi da polso molto prima che gli uomini decidessero di farlo. Indossare

un orologio al polso era come diventato un simbolo di emancipazione.

FEMMINILI