Italy Edition 2025 – Il Sole 24 Ore

70

WATCH YOUR TIME  |

TECH

Il “COSC”, in diretta

Fondato nel 1973, il COSC (Contrôle officiel suisse

des chronomètres), ovvero il controllo ufficiale sviz-

zero dei cronometri) è un organismo indipendente

che testa la precisione dei movimenti o delle casse

degli orologi Swiss made, per lo più meccanici, al

fine di attribuire loro o meno un certificato di crono-

metria, ovvero di alta precisione. Ogni movimento

viene sottoposto a test rigorosi, in diverse posizioni

e a diverse temperature, per un periodo compreso

tra 12 e 20 giorni. Alla fine, per un calibro meccanico

che voglia ottenere la certificazione, gli inevitabili

scarti di marcia devono essere compresi tra -4 e +6

secondi al giorno.

Il COSC, con sede a La Chaux-de-Fonds, dispone di

tre laboratori all’avanguardia, equipaggiati in modo

identico, al fine di soddisfare al meglio i requisiti della

norma ISO 3159, e sapientemente distribuiti nella

Svizzera romanda (Bienne, Le Locle e Saint-Imier), a

breve distanza dalla maggior parte delle manifatture.

I marchi scelgono se ricorrere o meno alla certi-

ficazione COSC, per tutta o parte della loro produ-

zione. Alcuni preferiscono i propri controlli interni,

generalmente estesi anche ad altri requisiti di qua-

lità. Attualmente, circa il 40 % degli orologi meccanici

svizzeri esportati ogni anno sono certificati dal COSC.

“Ottenere la certificazione COSC non è un obbligo,

ma è un vero valore aggiunto. È una garanzia rico-

nosciuta in tutto il mondo e nel tempo”, precisa il

direttore Andreas Wyss. Una garanzia materializzata

da un numero inciso sul movimento, un certificato

rilasciato con l’orologio e, spesso, una menzione sul

quadrante. Tuttavia, fino ad ora, il COSC era spesso

solo un attore nell’ombra per i clienti finali.

Cosa c’è di nuovo

Nuovo logo, nuova firma, nuovo sito web, presenza

sui social network, diffusione di una newsletter e

altro ancora. Ora il COSC si rivolge direttamente ai

proprietari degli orologi certificati come cronome-

tri dal proprio ente. Intende diventare un marchio

a sé stante e partecipare il più possibile alla diffu-

sione del savoir-faire orologiero svizzero. I marchi che

sono già clienti otterranno un sostegno senza pre-

cedenti, mentre i clienti finali una maggiore fiducia.

Come primo nuovo accordo, i marchi hanno accesso

al “dietro le quinte” della certificazione cronome-

trica con la possibilità, tra le altre cose, di conoscere

i risultati dei test effettuati sui movimenti che ani-

mano i loro orologi.

Il COSC ha quindi deciso di proporre ai marchi

l’emissione di una carta di certificazione specifica.

Spetterà a loro valutare l’opportunità o meno di offrire

tale servizio ai propri clienti, ma commettiamo che

saranno in molti ad accettare la proposta. ■ MLB

Richard Mille ha ispirato direttamente alcuni altri

marchi, ma la vera influenza dell’RM 001 è stata la

tendenza a mettere la meccanica al centro dell’at-

tenzione. Molti volevano mostrare la propria creati-

vità orologiera, da Tag Heuer con il suo V4 a cinghie a

Breguet, con il Tradition lanciato nel 2005. Ispirato agli

orologi “sottoscrizione” di Abraham-Louis Breguet,

presenta un movimento quasi interamente visibile

sul lato del quadrante, che si riduce a una sorta di

elemento galleggiante sopra il ruotismo e lo scap-

pamento: più che una scheletratura, si tratta di una

rappresentazione anatomica dell’orologio (come nella

collezione LM di MB&F).

Con il Big Bang lanciato nel 2005, Hublot ha adat-

tato un nuovo approccio ipertecnico a un marchio già

anticonformista. Ha rapidamente reso la scheletratura

un elemento della sua identità, al punto che è quasi

sorprendente vedere un Hublot con quadrante pieno.

Il marchio ha anche contribuito all’introduzione di

nuovi materiali e finiture, che gli hanno permesso di

progettare scheletrati di colore uniforme, riducendo

così al minimo quella confusione cui si è accennato

precedentemente. Come da tradizione Hublot, sono

stati rapidamente aggiunti 500 diamanti baguette

per realizzare il Big Bang One Million Dollars del

2007, un orologio che rappresentava perfettamente

la magnificenza e l’ambizione tecnica del marchio

in quel periodo. Successivamente, Hublot ha por-

tato all’estremo il concetto degli orologi scheletrati,

con modelli come l’MP05 LaFerrari, che cercava di

riprodurre il design del motore dell’auto. Il contri-

buto di Cartier, con Carole Forestier-Kasapi a capo

della Divisione Alta Orologeria, è stato quello di inte-

grare i codici estetici della maison nell’architettura

del movimento, attraverso orologi come il Santos 100

del 2009, che utilizzava i caratteristici numeri romani

per formare i ponti del movimento.

1. JAEGER-LECOULTRE Reverso Hybris Artistica Calibro

179. Grazie al concetto Duoface, l’affascinante calibro Gyro-

tourbillon mostra un fuso orario diverso su ogni quadrante.

Con l’arte della scheletratura, dell’anglage e della laccatura,

da esplorare appieno sul fondello, l’orologio in oro bianco da

31 x 51,1 mm diventa una piccola meraviglia in perfetto stile

Art Déco. Edizione limitata di 10 pezzi.

2. RICHARD MILLE RM 16-02 Automatico Extra-Piatto.

Il modello rettangolare di Richard Mille torna con uno stile di

ispirazione brutalista, sorretto da una straordinaria schele-

tratura. Gli enigmatici indici delle ore seguono il labirinto del

movimento in una cassa da 36 x 45,65 mm in titanio o, come

in questo caso, in Quarzo TPT® Terracotta.

3. CHOPARD L.U.C Flying T Twin Perpetual. Il nuovo calibro

automatico L.U.C 96.36-L combina un tourbillon volante e un

calendario perpetuo con grande data in una cassa elegante.

Il modello in oro giallo da 40,5 mm presenta un quadrante in

oro guilloché soleil verde foresta. Punzone di Ginevra.

4. FERDINAND BERTHOUD FB RSM. Esemplare unico, il movi-

mento di questo cronometro con tourbillon e meccanismo

fuso-catena è stato sviluppato con l’aiuto di un apprendista

orologiaio, che gli ha dedicato la sua tesi di laurea. Si tratta di

un’edizione limitata di 20 esemplari, con un “abbigliamento”

personalizzato: la scelta è lasciata agli acquirenti.